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Perchè le maglie della Juventus sono bianconere?

La risposta va cercata 118 anni fa, nel 1901 quando le prime maglie del club iniziarono a dare segni di cedimento.

Tutto era iniziato nel 1897, qualche mese dopo la fondazione del club si erano rese necessarie delle divise per affrontare le prime partite. Il neonato Sport-Club Juventus era formato per lo più da studenti del liceo classico Massimo D'Azeglio, a cui via via si erano uniti altri appassionati del foot-ball (rigorosamente con il trattino come da grafia dell'epoca), lo sport sbarcato in città per merito degli inglesi che bazzicavano Torino, soprattutto per affari nel campo dell'industria tessile.

La Juventus di fine Ottocento, dunque, non è certo un club ricco e per acquistare le maglie, i giovani soci contano le monete che hanno in tasca e quelle, pochine, nella cassa comune. Con quel magro tesoretto vanno in un negozio di stoffe e optano per la soluzione più conveniente: il percalle (il cotone fine, di medio peso) di colore rosa, del quale il commerciante doveva far fuori una fornitura eccedente. E così in principio fu rosa, con cravatta nera (certo, mica volevi giocare senza cravatta sulla pelouse del Parco Valentino) e pantaloni liberi, nel senso che ognuno metteva quelli che aveva bianchi o neri che fossero. E così, con quei colori, inizia la storia divenuta poi leggenda della Juventus.


IL CAMBIO - Il calendario dell'epoca non era fitto di impegni come oggi, ma quattro anni dopo l'utilizzo delle camicie rosa le ha un po' logorate e, soprattutto, in città iniziano a circolare le maglie dei club inglesi con foggia modernissima, colori sgargianti e la sensazione di grande professionalità. I soci della Juventus, inoltre, erano aumentati e fra di loro c'era anche qualche inglese come Tom Savage (in alcuni scritti erroneamente nominato John) che per un certo periodo ricopre anche il ruolo di capitano della squadra. È lui che si offre di risolvere la questione maglia e ordina in Inghilterra una muta di divise. Non ha dubbi di quale squadra, perché lui è di Nottingham e nel Notts County ha anche giocato qualche partita, quindi punta dritto sul bianconero del club professionistico inglese più antico del mondo (fondazione 1861).


Guido Vaciago

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